Valsesia

Alpe di Mera

I parchi giochi di Mera

Di: Monterosa Ski

Parco giochi il covo

L’Alpe di Mera è un luogo incantato. Un piccolo paesino senza auto, a 1.500 metri di quota, con la vista più bella sul Monte Rosa di tutta la Valsesia. Qui i bambini possono correre e giocare al sicuro, e i genitori oppure i nonni possono accompagnarli trascorrendo piacevoli giornate grazie alla splendida esposizione al sole e alla quota accessibile.

Scarica la cartina dei parchi giochi dell'Alpe di Mera

Vieni all’Alpe di Mera per vivere nuove avventure e scoperte con Meraviglio! Cosa si nasconde lungo i percorsi, nei parchi e nei boschi?

Il parco giochi "Il Covo di Meraviglio" è dove l'antica civiltà di Mera progettava i propri spostamenti e pianificava le proprie conquiste. Ecco perchè troverete una grande nave, una zattera che attraversa un magico lago, e tanti divertentissimi passaggi segreti!

A pochi passi dalla stazione di arrivo della seggiovia di Mera, troverete un vero e proprio villaggio del divertimento, costruito con strutture in legno. Perfetto per chi cerca gioco, natura e relax in estate, grandioso per chi vuole godersi la montagna in inverno anche senza sciare.

Ci sono altalene, scivoli, paretine di corda, piccoli ponti tibetani da attraversare e una grande nave dei pirati da esplorare. La zattera per attraversare il laghetto è operativa durante la stagione estiva, ma durante quella invernale è degnamente sostituita da un’area bob sicura e con accesso sempre gratuito.

Per raggiungere "Il Covo di Meraviglio" vi basterà percorrere la strada che attraversa il centro di Mera fino alla zona del Campo. È un percorso sterrato, in inverno innevato ma battuto, ampio e pianeggiante, adatto a tutti, che in circa 15 minuti di cammino vi condurrà al parco.

Accanto ai giochi troverete il Bar Ristorante Campo, un locale che dispone di una sala interna e di un ampio terrazzo in legno. Si affaccia proprio dove giocano i bambini ed è perfetto per poterli guardare, oppure per una merenda con loro mentre riprendono fiato! Proseguendo ancora pochi passi troverete La Casera Bianca, un agriturismo in quota circondato da animali e natura!

 

Meraviglio, lo scoiattolo esploratore, ha riportato alla luce un nuovo villaggio di giochi in legno, nella zona del Boschetto. 

Il secondo parco giochi dell'Alpe di Mera viene chiamato “La Tana di Meraviglio”; qui potrete trovare la casa del vecchio saggio, che nasconde passaggi segreti e cunicoli sotterranei e uno strano apparecchio per comunicare. 

Come funziona questo telefono? Posizionatevi ai due trasmettitori-ricevitori e provate a scambiarvi dei messaggi vocali parlando nel tubo, proprio come faceva l'antica civiltà che Meraviglio ha scoperto! Ma fate attenzione alle orecchie quando ascoltate l’altro, di questi vecchi macchinari non c’è da fidarsi.

I due parchi sono uniti da un nuovissimo percorso ludico-didattico e da una mascotte, che porterà i piccolo esploratori a scoprirli!

Chi è Meraviglio e cosa racconta la sua storia?

“Come tanti luoghi nel mondo, anche l’Alpe di Mera prende il nome dall’esploratore che l’ha scoperta, Meraviglio lo scoiattolo. In tempi lontani, quando la natura era così selvaggia da rendere il territorio impenetrabile, un esserino abbastanza piccolo da potervisi addentrare senza difficoltà, setacciava questa terra, certo che gli stava nascondendo qualcosa di interessante. Ma la stazza minuta non era l’unico vantaggio di Meraviglio: poteva arrampicarsi sugli alberi più alti, fino a venti metri, e saltare quasi volando da una cima all’altra. Questo lo rendeva un perfetto esploratore, solo lui poteva farcela!

E fu così che dopo anni di ricerche, il suo sospetto trovò conferma: i resti di una civiltà antica erano stati completamente nascosti dalla vegetazione, ma lui li aveva trovati. Certo, che strana doveva essere questa civiltà.. una grossa nave accanto a un piccolo lago, una zattera, strani sistemi di comunicazione, maschere tribali, tunnel sotterranei e ponti di corde.. certamente erano abilissimi costruttori, ma anche navigatori, e soprattutto amavano divertirsi. Ma cosa volevano fare con i loro originali passaggi segreti, fortini e imbarcazioni? Questo Meraviglio non riuscì mai a scoprirlo, ma forse potete farlo voi, insieme ai suoi pronipoti ovviamente, che ancora si aggirano per questi boschi nel tentativo di completare la ricerca. Se alzando gli occhi vedrete uno di loro sgattaiolare su per il tronco di un albero, chiamatelo: “Meraviglioo?”, e sicuramente diventerete grandi amici di esplorazione!”

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